Per la materia oscura non c’è pace. Ogni volta che qualcuno deduce la sua presenza in nuove zone, ecco spuntare teorie che addirittura ne smentiscono l’esistenza. L’ultima è tornata alla ribalta in questi giorni ed è una versione rinnovata di un’ipotesi risalente ai primi anni 80. Secondo questa teoria in determinate circostanze la seconda legge di Newton, quella che dice forza uguale a massa per accelerazione, va ritoccata.
Si tratterebbe di una piccola modifica, che una volta applicata avrebbe importanti conseguenze anche sulla materia oscura. L’esistenza di tale materia è infatti frutto della deduzione: sappiamo che le traiettorie di molte stelle e galassie sono perturbate dall’attrazione gravitazionale esercitata da qualcosa che non vediamo. E deduciamo che quel qualcosa sia materia che non emette luce. La materia oscura per l’appunto. La piccola modifica alla legge di Newton spiegherebbe queste traiettorie e renderebbe di fatto inutile ipotizzare la presenza della materia oscura. Una teoria affascinate ma ancora molto debole.
Il parere di Gianfranco De Zotti, cosmologo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica:
“Per quanto riguarda la materia oscura possiamo dire senz’altro che è un’ipotesi, nel sensoche non esiste una verifica diretta di quale sia la sua natura. Però è un’ipotesi che ha da un lato un ben preciso fondamento fisico, dall’altro lato abbiamo dei riscontri che sono perfettamente consistenti con quanto è atteso sulla base di questa ipotesi. L’alternativa che la dinamica dei sistemi stellari e di galassie invece non si spiega con questa componente aggiuntiva ma modificando la gravità, è pure un’ipotesi, che però non ha altrettanti riscontri. Naturalmente ben vengano esperimenti che siano in grado di misurare eventuali deviazioni dalla teoria standard della gravità.”
SOLE SCAGIONATO?
Sino a che punto il riscaldamento globale è conseguenza dell’attività solare o è invece dovuto all’uomo? Non abbiamo ancora la risposta ma i risultati di un nuovo studio realizzato in Germania ci dicono qualcosa in più. Lo studio parte dalla normale attività del Sole, che segue cicli di 11 anni e la cui intensità varia in base al numero di macchie solari. Può accadere che le macchie solari attraversino una fase anomala che può durare decenni. Come conseguenza, la luminosità del Sole diminuisce debolmente: avvenne nel diciasettesimo secolo, contribuendo forse alla piccola era glaciale. Basandosi su questi dati, lo studio ha simulato un nuovo minimo luminoso, da oggi sino al 2100. Risultato: un aumento di 4 gradi, nonostante il minimo solare. Se queste conclusioni fossero esatte, avremmo una prova che il riscaldamento globale non è causato dai comportamenti del Sole. Resterebbe da dimostrare se le colpe sono tutte dell’uomo o anche di altri fattori che non abbiamo ancora individuato.
NOTIZIE DAL CILE
Il disastroso sisma che ha colpito il Cile ha coinvolto anche la numerosa comunità di astronomi che lavorano negli osservatori e nelle università del posto. Da Santiago del Cile, la testimonianza di Yazan Al Momany, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica:
“Il terremoto è avvenuto più o meno alle tre del sabato mattina, Siamo riusciti a scappare di casa giusto in tempo e a vedere gli edifici che ballavano. Subito abbiamo cominciato a cercare notizie degli altri ragazzi italiani che erano a Concepcion, l’epicentro del terremoto. All’inizio ovviamente non si sapeva niente, poi piano piano, a partire dal giorno dopo, si è capito che tutti stavano bene: chi era in Italia per vacanza, chi era si era salvato con tutta la famiglia.”