Bridget Grant sembra una normalissima casalinga, eppure tiene conferenze affollate in mezzo mondo. Perchè? Le sue esperienze straordinarie sono giunte fino in America creando scalpore.
Bridget è ampiamente riconosciuta nel mondo UFO come la donna britannica più visitata dagli alieni riuscendo anche a guadagnare una citazione su Wikipedia. Naturalmente molti non credono alla sua storia, in effetti esistono molti punti oscuri, questo non impedisce tuttavia alla Grant di aumentare il suo successo. Nei suoi 40 anni lei sostiene di aver avuto almeno 17 incontri con gli Alieni, di cui cinque di terzo e quarto tipo.
“Perché io? Non lo so. Non riesco a capire, ma ho bisogno di risposte”, ha detto quando interrogata sulla questione. “Non riesco a spiegare cosa mi sta succedendo ma sono molto felice di quello che ho vissuto”.
Intervistata dal popolare giornale The Sun, la donna ha così risposto: “Non so perché abbiano scelto me, non riesco a capire ma ho bisogno di risposte. Non sono in grado di spiegare ciò che mi accade ma mi sento molto felice di esserne testimone”. La signora Grant ha anche rivelato che il primo contatto avvenne quando lei era soltanto una ragazzina che viveva nel Devon, anche se all’epoca non riuscì a realizzare il significato di quell’avvenimento; asserisce che un giorno incontrò quella che le parve una piccola ragazzina cinese, a causa del taglio dei suoi occhi, alta più o meno quanto Bridget stessa, la quale le mostrò alcune monete e la casa nella quale viveva. Si misero d’accordo per incontrarsi di nuovo il giorno seguente, ma quando Bridget andò a trovarla la casa era sparita. Ricostruendo, a distanza di anni, l’accaduto, Bridget si rese conto che quella “bambina cinese” era in realtà un alieno e, per la precisione, uno di quegli esseri noti come “grigio”.
Nel corso degli anni, man a mano che cresceva, la signora Grant ebbe anche diverse esperienze paranormali durante le quali incontrava dei fantasmi, sia di persone morte in un passato remoto sia di individui che avevano perso la vita più di recente. Queste esperienze paranormali, iniziate quando era una bimba di soli sei anni, durarono sino a quando compì 21 anni ed il suo più clamoroso incontro con un alieno avvenne nel febbraio del 1993, quando Bridget stava lavorando negli Stati Uniti, a Los Angeles, come make up artist. In quell’occasione vide distintamente un oggetto argenteo, dalla forma circolare, ad una distanza di otto o dieci metri; lungo tra i 35 ed i 40 piedi; non emetteva alcun rumore, non aveva ali e non emetteva fumo: impossibile che si trattasse di un aeroplano. Sia lei che la sua amica Jane videro l’oggetto volante molto chiaramente e ne furono molto spaventate; più tardi sentirono il forte rumore di elicotteri e videro quattro o cinque elicotteri neri militari, senza segni distintivi, sorvolare l’area.
“So che molte persone non mi credono – dice Bridget – ed è necessario essere molto selettivi, perché non puoi certo raccontare queste cose ai tuoi vicini di casa”: insomma, parlare di aver avuto, fin dalla più tenera età, incontri con alieni e di fantasmi non è certo come scambiarsi una ricetta di cucina
La donna ha in uscita un libro di memorie delle sue esperienze accompagnate da dun DVD. Certo è che qualche guadagno facile l’ha avuto, e l’insieme delle sue esperienze, un misto tra spiritismo e ufologia lascia qualche dubbio. Come ben sanno gli esperti non c’è niente di paranormale nell’ufologia, e le due parascienze non hanno nulla in comune. Santoni moderni o vere vittime di esperienze incomprese?