Un rumore sordo, basso, praticamente impercettibile. E’ il suono che si diffonde all’interno della Luna ogni volta che viene colpita da una pioggia di piccole meteoriti. Ma è un suono così debole da non essere percepito neppure dai sismografi, come ha stabilito un gruppo di ricercatori di Parigi.
La conclusione si basa su una serie di valutazioni. Il numero di meteoriti che possono colpire il nostro satellite, il tempo impiegato dalle vibrazioni prodotte dagli impatti a viaggiare al suo interno, quanto le vibrazioni si indeboliscono durante il tragitto. Il risultato dimostra che una pioggia di piccole meteoriti, al massimo sino a un chilogrammo di massa ciascuna, produce un suono che si propaga dentro la Luna, ma la sua intensità è impercettibile.
Poter trascurare questo suono semplifica il lavoro dei sismografi lunari. Il loro compito è misurare le onde sismiche prodotte dai movimenti della superficie, per ottenere in base al loro comportamento informazioni sulla struttura e la composizione dell’interno del satellite. Un lavoro delicato che richiede l’assenza di qualsiasi altro disturbo. Purtroppo il risultato ottenuto dai francesi è utile solo sulla Luna: qui sulla Terra, la pioggia di piccole meteoriti produrrebbe un suono mille volte più forte.
IL PORTACARICHI GIAPPONESE
Il Giappone ha mandato in orbita con successo la sua più ambiziosa missione spaziale. Si chiama HTV è grande come un autobus turistico ma le sue mansioni sono più simili a quelle di un vagone merci. HTV infatti è stato progettato per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale trasportando fino a 6 tonnellate di carichi di vario tipo: dalle scorte alimentari per gli astronauti alla strumentazione scientifica. Il viaggio e l’attracco alla stazione si compiono in modo del tutto automatizzato: proprio come un vagone merci, una volta partito HTV arriva a destinazione senza bisogno della presenza di astronauti a bordo. Questo portacarichi sarà una risorsa preziosa per la Stazione Spaziale e per gli Stati Uniti in particolare: quando le navette Shuttle andranno in pensione, HTV sarà probabilmente il solo mezzo in grado di portare in orbita grossi carichi. Con questa missione quindi l’Agenzia Spaziale Giapponese ha messo a segno davvero un bel colpo, mentre gli americani nello spazio diventano sempre meno autonomi.
HUBBLE COME NUOVO
Il telescopio spaziale Hubble è più in forma e più potente che mai. Dopo la missione di manutenzione dello scorso maggio, nel corso della quale gli astronauti hanno installato nuovi strumenti, riparato quelli vecchi e fornito un cambio di batterie, la qualità delle immagini è sorprendente. Una di esse, in particolare, mette in luce un soggetto che è al tempo stesso di grande interesse scientifico e spettacolare dal punto di vista estetico. Si tratta di una galassia lontana di cui però vediamo un’immagine allungata e distorta che, con un po’ di fantasia, la fa sembrare un dragone. Questa distorsione della luce proveniente da un oggetto lontano è dovuta al cosiddetto effetto di lente gravitazionale, un fenomeno che coinvolge radiazione luminosa e gravità, già previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein.