Spirit (o meglio MER-A, Mars Exploration Rover-A, per distinguerlo dalla sonda gemella MER-B “Opportunity”) è il primo dei due rover della NASA giunti su Marte nel mese di gennaio 2004. Le specifiche del rover prevedevano esso avrebbe funzionato per almeno novanta giorni. Tali specifiche sono state ampiamente superate e Spirit ha continuato a marciare sul suolo marziano per tutto il 2006. In data 4 gennaio 2008 il rover Spirit ha “festeggiato” i 4 anni di lavoro sulla superficie marziana, dimostrando un incredibile resistenza alle intemperie climatiche che si verificano sul pianeta.
Spirit è atterrato alle ore 04:35 GMT del 4 gennaio 2004 (23:35 del 3 gennaio 2004, orario della costa est degli Stati Uniti) nel cratere Gusev (coordinate 14.57 S, 175.47 W), seguito alcuni giorni dopo, il 25 gennaioGMT, dal “rover” gemello Opportunity, atterrato dalla parte opposta del pianeta (coordinateMeridiani Planum.
Opportunity (o MER-B) è il rover gemello di Spirit (o MER-A) che ha raggiunto Marte il 25 gennaio 2004UTC (13:15 circa ora di Marte), tre settimane dopo il rover gemello Spirit (MER-A), atterrando dall’altra parte del pianeta. Il successo della missione ha causato l’allungamento della durata di otto volte ed è tuttora operativa (nel 2008).
La durata prevista della missione primaria di Opportunity era di 90 sol e dopo diverse estensioni, essa ha superato il sol 1400.
Nota: i giorni su Marte vengono definiti sol; il giorno dell’atterraggio viene chiamato ‘Sol 1’, il giorno successivo ‘Sol 2’, e così via. Un giorno marziano non dura esattamente ventiquattr’ore come sulla Terra, ma quasi: la sua durata è infatti di circa 24 ore e 37 minuti.
Partendo dal cratere Eagle, Opportunity ha compiuto ricerche sul suolo e su campioni di roccia e ha scattato fotografie panoramiche del luogo di atterraggio. Il 2 marzo la NASA ha comunicato di ritenere che, sulla base delle informazioni rilanciate a terra da Opportunity, è desumibile che in passato su Marte vi sia stata la presenza di acqua. Si è giunti a questa conclusione, con la scoperta di un minerale particolare nelle rocce marziane, l’ematite, che, normalmente, si forma dentro l’acqua.
Successivamente, il rover venne diretto attraverso la superficie del pianeta per compiere ricerche in un altro cratere chiamato Endurance, che sono avvenute da giugno a dicembre 2004. In seguito, Opportunity ha esaminato il sito di impatto del suo scudo termico scoprendo un meteorite intatto, chiamato Heat Shield Rock, sulla superficie di Marte.
Dal tardo aprile all’inizio di giugno del 2005 il rover si è pericolosamente incagliato in una duna di sabbia, con diverse ruote rimaste sepolte sotto la sabbia. Per sei settimane terrestri vennero effettuate simulazioni per decidere il miglior sistema per sbloccare il veicolo senza rischiare di bloccarlo definitivamente. Il rover venne liberato con successo facendolo muovere pochi centimetri alla volta, permettendo la prosecuzione delle esplorazioni.
Opportunity venne diretto a sud verso Erebus, un grande cratere poco profondo e parzialmente sepolto, facendo una sosta durante il viaggio nel cratere Victoria, tra ottobre 2005 e marzo 2006. Ci furono alcuni problemi meccanici con il braccio robotico.
In quattro anni di funzionamento, il rover ha percorso più di 11 591 metri.
Verso la fine di giugno 2007, una serie di tempeste di sabbia hanno iniziato a riempire l’atmosfera marziana con la polvere. Le tempeste si sono intensificate e il 20 luglio entrambi i rover hanno dovuto fronteggiare la possibilità di una perdita di potenza. I responsabili della NASA hanno comunicato che stavano “facendo il tifo per la sopravvivenza dei rover, ma essi non sono stati progettati per queste condizioni così intense” . Il problema principale era rappresentato dalla drastica riduzione dell’energia.
Normalmente i pannelli solari sono in grado di generare circa 700 watt/h di energia al giorno, e se si scende a valori inferiori a 150 watt/h le sonde iniziano ad attingere energia dalle batterie. Se le batterie si esauriscono, i componenti elettronici principali sono soggetti ad avarie a causa del freddo intenso.
Durante la settimana del 14 luglio Spirit ha affrontato la prima tempesta di sabbia della stagione, che ha oscurato il cielo. Il rover, in modalità di risparmio energetico, ha continuato a studiare un gruppo di frammenti rocciosi chiamati “Innocent Bystander”. Si pensa che essi si siano formati attraverso un cosiddetto “hot spring”, una frattura della crosta che emette vapori e gas vulcanici. Questo fenomeno rimuove lo strato di roccia presente e lo sostituisce con rocce ricche di silicio. Il rover ha quindi ripreso varie immagini e compiuto molte misurazioni.
Durante la tempesta di sabbia i tecnici hanno registrato vari dati, tra cui la misurazione di opacità atmosferica, indicata con Tau. Verso la fine di agosto le tempeste si sono placate, lasciando tuttavia degli strati di polvere sui pannelli solari e costringendo il rover a minimizzare i consumi delle batterie. Spirit è rimasto per settimane nei pressi della “Innocent Bystander”, finendo le analisi della roccia.
Ad agosto/settembre 2007 le tempeste si sono attenuate ed entrambi i rover hanno iniziato a ricaricare le batterie.
Le telecronache minuto per minuto dell’arrivo di Spirit e Opportunity su Marte sono state diffuse su Internet in tempo reale mentre le due sonde giungevano sul pianeta:
Di Seguito un video,realizzato in collaborazione con la NASA, che mostra dalla partenza dalla Terra fino ai primi “passi” su Marte l’intera missione dei Rover