La frontiera attuale per lo sviluppo della conoscenza dell’Universo è la prova delle onde gravitazionali che sono onde di metrica dello spazio-tempo dovute alla presenza di masse in movimento con un momento di quadrupolo non nullo. La loro esistenza è prevista a livello teorico dalla relatività generale di Einstein.
Fin dagli anni Cinquanta sono stati effettuati vari esperimenti allo scopo di rilevare le onde gravitazionali. In passato i nuovi tipi di radiazione venivano studiati producendoli in laboratorio; tale metodo non è utile nello studio delle onde gravitazionali, in quanto l’emissione di questo tipo di onde, da parte di masse da laboratorio, è estremamente debole e statisticamente improbabile: di conseguenza la strategia migliore è quella di cercare la radiazione emessa da masse grandissime, dell’ordine di quelle delle stelle o delle galassie.
Si conoscono molte possibili sorgenti di onde gravitazionali, tra le quali sistemi binari di stelle, pulsar, esplosioni di supernovae, buchi neri in vibrazione e galassie in formazione; per ognuna di queste fonti il tipo di segnale emesso dovrebbe possedere un “timbro” caratteristico che identifichi univocamente il tipo di fonte e la causa dell’emissione.
Di seguito un video che parla dei progetti di quest’anno dell’Esa e il fantascientifico satellite che dovrà rilevare le famose “onde gravitazionali”.