Il 29 gennaio 1986 alle 20,00 circa gli abitanti di Dal’negorsk, città situata nella parte dell’estremo oriente russo, vicino al confine con la Cina, hanno visto in cielo una palla rossastra, grande circa quanto la metà del disco lunare. La palla si muoveva parallelamente al terreno e non si sentiva alcun rumore. Quando la palla si avvicinò al monte, cominciò ad abbassarsi finché cadde sulla sua cima. Tutti i testimoni tranne uno dissero che non ci fu alcun rumore quando la palla raggiunse il terreno. La luce provocata dalla palla fu descritta come quella di una foresta in fiamme e durò per circa un’ora. In base alle affermazioni dei testimoni, per l’oggetto fu stimata una velocità di caduta di circa 15 m/s.
Tre giorni dopo l’incidente, un gruppo di ufologi guidati da Valery Dvuzhilny salì sulla cima del monte. Il gruppo effettuò rilievi, prelevò campioni di terreno e scattò alcune fotografie. Gli ufologi rilevarono un cratere di circa 2×2 metri (altre fonti riferirono che le dimensioni erano di 3×3 metri). Il terreno appariva come se fosse stato riscaldato ad un’alta temperatura. Le rocce apparivano coperte da materiale nerastro e attorno al cratere c’erano residui di alberi bruciati. Alcune delle rocce presentavano sferette di una sostanza argentata, che fu riconosciuta come grafite. Il tipo di grafite trovato sul luogo del cratere fu riconosciuto come differente da quello trovato in altri depositi del luogo.
L’analisi chimica delle sferette raccolte mostrò che erano composti da grafite, silicio e ferro. Alcune di esse mostravano quantità significative di zinco, bismuto ed altri elementi rari. Fu eseguita un’analisi di campioni di rocce, suolo e residui di alberi bruciati e fu notato che la composizione era simile a quella dei campioni raccolti dal sito dell’evento di Tunguska. Ulteriori analisi hanno rinvenuto la presenza di oro, argento, nichel e molibdeno. È stata ritenuta molto interessante la presenza di oro, perché a Dal’negorsk non ci sono miniere né rocce che contengono questo minerale.
Valery Dvuznilny ha ipotizzato che si sia trattato della caduta di un veicolo extraterrestre.
Negli USA l’incidente è stato oggetto di una puntata della trasmissione televisiva Sightings trasmessa nel 1995 dalla rete Fox. Il giornalista Tod Mesirow si è recato sul luogo ed ha intervistato i testimoni e alcuni scienziati. Mesirow ha dichiarato che le analisi dei frammenti metallici hanno dimostrato che il metallo non è di manifattura umana ma è qualcosa d’altro.Infatti, come confermato dagli stessi scienziati russi rimasti perplessi di fronte agli strani segni trovati su alcune sfere nonchè le strane caratteristiche fisiche degli oggetti la provenienza di questi oggetti rimane ignota.
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