Una super centrifuga cosmica. Così è stata definita una stella nana bianca che presenta caratteristiche record: è piccola circa la metà rispetto al nostro pianeta, ma possiede una massa superiore a quella del Sole, il che la rende una delle nane bianche più massicce finora individuate. Inoltre ruota su sé stessa in appena 13 secondi. Se solo questa rotazione fosse poco più rapida, la sua struttura non reggerebbe l’enorme forza centrifuga prodotta e la stella si disintegrerebbe.
Ma le curiosità non finiscono qui, come ci dice Sandro Mereghetti, ricercatore dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, a capo del gruppo che ha svelato le caratteristiche della nana bianca:
“Questa stella, da noi studiata grazie al satellite XMM Newton per l’astronomia X, è legata gravitazionalmente a un’altra stella, formando un sistema binario. La nana bianca attira su di sé parte del gas perso dalla stella compagna e per questo meccanismo la sua massa, già molto alta, è destinata ad aumentare nei prossimi milioni di anni.
A forza di crescere attirando a sé il gas della compagna, cosa accadrà alla nana bianca?
“Possiamo aspettarci che a causa della massa persa dalla stella compagna che accresce sulla nana bianca, questa ultima nel corso della sua futura evoluzione possa esplodere, diventando un oggetto luminoso nel cielo. Con una luminosità pari a circa quella della Luna piena, potrebbe essere visibile anche in pieno giorno, ma questo accadrà fra qualche milione di anni. Sicuramente milioni di anni per noi sembrano tanti ma per le stelle è un periodo molto breve: quando la nana bianca esploderà, il Sole ci sarà ancora, la Terra anche, non è detto che ci saremo anche noi uomini ad osservarla.”
DESTINAZIONE SPAZIO VUOTO
Gli astronauti faranno ritorno sulla Luna o partiranno direttamente per Marte? C’è chi parla di una spedizione su un asteroide, ma è stata fatta anche una proposta completamente diversa. La destinazione degli astronauti potrebbe essere lo spazio vuoto. Di certo non ci sarebbe alcuno sbarco ma allora che tipo di missione sarebbe? Si tratta di raggiungere punti situati in posizioni specifiche rispetto al Sole e alla Terra, zone che apparentemente non hanno nulla di diverso dallo spazio limitrofo ma che sono speciali perché in esse l’azione della gravità di Sole e Terra si annulla. In altre parole sono dei perfetti “parcheggi” spaziali in cui posizionare strumenti in modo del tutto stabile. Si chiamano punti lagrangiani, sono in tutto 5 e la loro disposizione è ben nota. Il più vicino alla Terra si trova ad almeno un milione di chilometri ed è lì che gli astronauti potrebbero essere spediti per posizionare e testare nuove strumentazioni ma soprattutto per vivere l’esperienza di un viaggio che fra andata e ritorno richiede almeno due mesi. Una missione preparatoria, in definitiva, per Marte che resta sempre la meta più ambita.
NIENTE STRANEZZE PER LA POLVERE LUNARE
I risultati di un recente esperimento condotto su campioni di polvere lunare, non mostrano tracce della cosiddetta “materia strana”, i cui atomi sono molto più massivi di quelli ordinari. Si ipotizza che residui di materia strana viaggino nello spazio in seguito a fenomeni catastrofici come ad esempio scontri fra stelle di neutroni che, in certi casi, sarebbero costituite proprio di questa particolare materia. Tutto secondo le teorie, perché finora questi residui non sono stati individuati. Solo nel 1998, uno strumento a bordo dello shuttle Discovery, aveva rilevato qualcosa che dalla struttura poteva sembrare il nucleo di un atomo conosciuto, ma la cui massa era ben tre volte maggiore. Quella scoperta però non ha mai trovato le necessarie conferme ed è da qui che nasce l’esperimento sulla polvere della Luna, nella quale qualche residuo di materia strana avrebbe potuto concludere il proprio viaggio. Non averne trovati nei campioni, tuttavia, non significa che non verranno cercati altrove e con altri mezzi.