I COLONI che vivranno sulla Luna avranno bisogno di comunicare con la Terra per ricevere ed inviare una grande mole di dati. Potrebbero avere voglia anche di guardare il loro programma televisivo preferito trasmesso però qui sulla Terra. Anche se le colonie lunari non esistono ancora, la Nasa e il Massachusetts Institute of Technology (Mit) stanno già lavorando in questa direzione, e con ottimi risultati. I ricercatori prevedono di presentare i nuovi dati nella Conferenza internazionale sui laser e l’elettro-ottica (Cleo), in programma dall’8 giugno in California, a San Jose.
Coordinata da Mark Stevens del Lincoln Laboratory del Mit, la ricerca ha dimostrato per la prima volta che è possibile realizzare un . A renderlo possibile è un laser di nuova generazione, sperimentato per la prima volta a bordo della sonda della Nasa Ladee (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), un dimostratore tecnologico lanciato il 7 settembre 2013 e rimasto nell’orbita lunare per sette mesi, fino al 18 aprile scorso.
A bordo è stato collaudato il sistema Lunar Laser Communication (Llcd), che ha ricevuto e rinviato verso la base di White Sands, nel New Mexico, un segnale dati che ha attraversato senza problemi la turbolenza causata dall’atmosfera terrestre. Il test è stato il primo passo verso la messa a punto di una tecnologia laser capace offrire nello spazio una connessione Internet analoga a quella presente sulla Terra, permettendo di trasferire grandi quantità di dati e perfino video in diretta e ad alta definizione.
Nell’esperimento quattro telescopi (con una potenza totale di trasmissione di soli 40 Watt hanno inviato verso la sonda Ladee un segnale laser che trasportava informazioni codificate, come impulsi di luce infrarossa invisibile all’occhio umano. Il ricevitore a bordo della sonda ha raccolto la luce concentrandola in una fibra ottica, quindi il segnale è stato amplificato di circa 30.000 volte e convertito in sequenze di dati che hanno consegnato il messaggio trasmesso.