C’è chi li chiama “smart-vestiti” e chi preferisce “tecnologia che si indossa”, ma il succo è lo stesso: i microchip entreranno nelle nostre scarpe, nei nostri orologi, pantaloni, giacche, magliette, cappelli e non ci lasceranno mai. La tendenza è inarrestabile: al Ces di Las Vegas si sono visti molti prodotti (o almeno prototipi), in gran parte legati al fitness e alla diagnosi medica, come l’orologio che registra il battito cardiaco e altri parametri vitali o una tecnologia per convertire il calore corporeo in energia elettrica.
Allo stesso modo, alcune fonti del New York Times sostengono che Apple e Google stanno lavorando da anni allo sviluppo di dispositivi ‘vestibili’ da interfacciare con il proprio smarphone.
Un’occasione per passare in rassegna spunti e prototipi del prossimo futuro
In questa foto, le tute avveniristiche del film Tron
SixthSense (in italiano SestoSenso) è un ciondolo-proiettore ideato da Pranav Mistry del Mit dalle infinite potenzialità nel campo della realtà aumentata. Una foto vale più di mille parole: qui Mistry proietta sul palmo della sua mano un tastierino numerico. Nella foto successiva, SixthSense interagisce con un quotidiano per mostrare un video