Sfide è un programma televisivo che parla in chiave giornalistica di sport.
Va in onda su Rai Tre dal 1999 in seconda serata in periodi variabili, ma ogni tanto sono previsti degli speciali monotematici in prima serata.
Inizialmente si parlava solo di calcio, poi però il programma ha allargato i suoi orizzonti, tanto da assumere come slogan “lo sport come non l’avete mai visto”.
Nella formula attuale sono condensate più storie sportive legate a eventi, personaggi o fatti poco noti.
Il programma è stato ideato e curato da Simona Ercolani. Ed è scritto con Andrea Felici, Claudio Moretti e Cosimo Calamini. Regia di Mario Sagna.
Le attuali voci fuori campo sono di Ughetta Lanari e Alberto Lori.
La sigla del programma è Heroes di David Bowie.
Premi
Il programma ha vinto diversi premi tra i quali nel 2002 il Premio Flaiano il Premio Regia Televisiva. Famosa è la puntata di sfide dedicato a Diego Armando Maradona.
Sfide – ANTONIO CASSANO
Sfide dedica una intera puntata ad Antonio Cassano, il gioiello di Bari vecchia, el pibe di Bari.
Sfide – Diego Armando Maradona
In questo Speciale si ripercorrono le tappe più significative, i momenti più belli, le gioie e i gol spettacolari che El pibe de oro ha regalato a tutti gli appassionati di calcio. Ma anche le fasi più delicate e drammatiche della sua avventura, le amarezze e gli errori che hanno profondamente segnato la sua vita. Dagli esordi argentini attraverso i trionfi
SFIDE RAI3 – L’ultima fuga di Marco Pantani
La vicenda di Marco Pantani in tutti i suoi aspetti, quelli felici legati alle sue vittorie e quelli tragici legati agli ultimi anni della sua tormentata esistenza. Sono stati ricostruiti gli ultimi giorni del Pirata nel residence di Rimini dove ha trovato la morte ed episodi inediti della sua vita.
SFIDE RAI 3 – Valentino Rossi 46 (documentario)
Valentino si racconta senza freni, a modo suo, in una lunga intervista: dalle derapate nelle cave con papà Graziano, alle recenti spettacolari vittorie nella MotoGP; dal debutto con la Sport Production ai duelli con Max Biaggi; dall’azzardo Yamaha alle esaltanti vittorie del 2004; dagli anni della crisi del 2006 alla riscossa finale del 2008. L’ascesa, la caduta e la risalita di un campione italiano già diventato mito.
Sfide – In Viaggio con la Juventus
“Sfide” racconta tra ricordi e trionfi vicini e lontani, l’inedita avventura della vecchia signora del calcio italiano: lo smarrimento e i timori iniziali, e poi la corsa, sempre piu’ sicura e travolgente, verso la serie A. Un giro d’Italia trionfale, tra gli applausi dei suoi tifosi sparsi intutta la penisola.
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Cesare Prandelli
Durata: 00:57:23
Andato in onda il: 11-09-2010
Chi è l’uomo a cui è stata affidato l’arduo compito di risollevare le sorti del calcio italiano? Per scoprirlo Sfide ha fatto un viaggio nel mondo di Cesare Prandelli, un lungo percorso che dal piccolo paese di Orzinuovi arriva fino alla panchina più prestigiosa, quella della Nazionale italiana. Dal primo stipendio di cinquantamila lire con la maglia della Cremonese, ai calci al pallone nella Juventus di Platini, fino alla consapevolezza di avere la stoffa per essere un allenatore grazie a un dono speciale: saper tirare fuori il meglio dai suoi uomini, anche se la società per cui lavori sta fallendo, come gli è successo a Parma, o se devi giocarti un campionato partendo con una penalizzazione di – 15 punti, come capitò a Firenze nel 2006. In concomitanza con la prima partita ufficiale del nuovo corso azzurro, Prandelli ripercorre in un intervista esclusiva le tappe principali di una vita fatta di scelte difficili, a volte dolorose, ma sempre coerenti e decise. Con il contributo di filmati di repertorio e le testimonianze di amici, compagni e calciatori, emerge allora un ritratto inedito di un allenatore che attraversa lo sport con il sorriso sulle labbra, e che sa dare il giusto peso al calcio e alla vita. Da un uomo che non ha avuto esitazioni mollare il mondo del calcio per restare accanto alla moglie gravemente malata, l’Italia non si aspetta una Nazionale vincente, ma una Nazionale di cui andare fieri, questo sì
I mancini
Durata: 00:54:46
Andato in onda il: 03/09/2010
Pare abbiano un talento speciale, pare abbiano venduto al diavolo la parte sinistra del loro corpo. Sono diabolici e geniali nello sport, ma anche al di fuori dello sport… C’è qualcosa di speciale nei mancini. Qualcosa che sfugge agli studi neurologici e agli esperimenti della fisica. Perché solo il 10% della popolazione mondiale è mancina, mentre nello sport ad alto livello sono più del 30%? Sfide racconta un tipo particolare di calciatori, i calciatori mancini. Non semplicemente i giocatori che calciano con il piede sinistro, ma un vero e proprio ristretto club di atleti che sembrano illuminati da una luce simile. Le storie-simbolo scelte in queste puntate sono quelle di Dejan Savicevic, Beppe Signori, Andreas Brehme, Adriano e Rivelino. Ogni storia è capace di raccontare un’angolatura diversa del carattere e della tecnica dei mancini. Se Dejan Savicevic rappresenta il classico mancino “genio e sregolatezza” in campo, Beppe Signori ci racconta come il suo rifiuto di giocare sulla fascia sinistra gli sia costata la finale del mondiale ’94. Andreas Brehme, invece, è la storia di un mancino che decide di calciare il rigore più importante della sua vita, quella della finale Mondiale del ’90, con il piede destro. Rivelino rappresenta il mancino capace di sprigionare tiri di una potenza inaudita. Mentre la parabola di Adriano è quella che segue i saliscendi delle montagne russe
La grande Inter, da Herrera a Mourinho
Durata: 00:52:03
Andato in onda il: 27/08/2010
Quest’anno l’Inter di Moratti e di Mourinho ha sconfitto tutti gli avversari, su tutti i fronti, compiendo una storica tripletta: Campionato, Coppa Italia e Coppa dei Campioni. Sia Moratti che Mourinho però hanno avuto due grandi mentori, due ispiratori le cui gloriose gesta hanno molte similitudini con quelle dei protagonisti di oggi: Angelo Moratti e Helenio Herrera. 50 anni fa questi due uomini costruirono una squadra fortissima capace di vincere in tre anni: due Campionati Italiani, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. C’erano giocatori fantastici come Mazzola, Jair, Corso, Suarez, ma soprattutto c’era lui, il mago Herrera, vero e proprio rivoluzionario della figura dell’allenatore: inventore dei ritiri post partita, degli allenamenti intensivi, di metodi psicologici all’avanguardia che poi avrebbero copiato in molti. Insomma un vero e proprio condottiero capace di sobbarcarsi sulle spalle il peso di tutta la squadra, proprio come oggi fa Mourinho. Sfide attraverso interviste ai protagonisti dell’epoca, a filmati di repertorio eccezionali ricostruisce l’epopea della Grande Inter, mettendola in parallelo con l’Inter di oggi: raccontandovi i retroscena di un mito lungo 50 anni, quello della Grande Inter di Helenio Herrera
Roma 1960: l’Olimpiade perfetta
Durata: 00:52:30
Andato in onda il: 14/08/2010
Quella che si tiene a Roma nel 1960 non è una semplice Olimpiade, è l’Olimpiade perfetta. Due settimane in cui lo sport raggiunge il culmine del dilettantismo e allo stesso tempo lascia intravedere quello che sarà il suo futuro.
Per la prima volta vengono venduti i diritti TV, il doping inizia a inquinare le prestazioni, gli atleti iniziano a manifestare le prime espressioni di quell’individualismo tipico degli anni ’60. Profonde forze di trasformazione preannunciano il passaggio da un mondo vecchio ad uno nuovo.
Le Olimpiadi di Roma rappresentano, inoltre, una bolla di pace in mezzo alle grandi tensioni internazionali di quel periodo.
Sfide, come nel suo stile, racconterà tutto questo attraverso le storie individuali di grandi e piccoli atleti. Storie e gare conosciute accanto ad imprese dimenticate.
Miracolo a Caserta
Il miracolo di una squadra di basket di Caserta che per la prima volta vince lo scudetto contro le forti squadre del Nord.
Azzurro Baggio
Durata: 00:51:31
Andato in onda il: 06/08/2010
La sua maglia azzurra è stata capace di unire tutta l’Italia. Di attraversare i confini del tifo e delle generazioni. Fino a diventare un nuovo colore: l’Azzurro Baggio. Ora l’uomo dei sogni azzurri è tornato. All’indomani della disfatta della Nazionale ai Mondiali sudafricani la Federcalcio tenta un rinnovamento radicale della dirigenza con la nomina di Roberto Baggio alla Presidenza del Settore Tecnico di Coverciano. Dopo 6 anni di solitudine e di una vita lontana dai riflettori, quell’uomo schivo e silenzioso, amato dalla gente forse come nessun altro calciatore, è tornato per accettare una sfida ardua ma piena di fascino: dare nuova linfa ad un calcio profondamente in crisi, mettendo a frutto la sua lunga esperienza sul campo. “Sfide” ci racconta la sua grande carriera partendo dalla sua ultima partita, quando tutto lo stadio lo acclamava e gli tributava una standing ovation degna solo di uno che è stato un eroe. Un eroe che danzava con la palla sin dai tempi degli esordi al Vicenza, che incantava e infiammava gli stadi con i suoi gol e assist alla Fiorentina, un eroe che è caduto, infortunato o messo da parte, ma si è sempre rialzato quando tutti lo davano ormai per spacciato, come accadde con la sua prodigiosa “rinascita” al Bologna, dove in una stagione segnò ben 22 gol. Nel mezzo il rapporto con la Juventus dell’Avvocato che lo adorava, il rapporto tormentato con il Milan e con l’Inter e la chiusura della carriera nell’oasi felice del Brescia di Mazzone. Con la maglia azzurra ci ha fatto piangere in quella maledetta finale di Usa ’94, ma tante volte ci ha fatto esultare e godere con le sue prodezze, e con l’azzurro oggi il Divin Codino torna, per riportarlo nel cuore della gente, lui che di cuore ne ha da vendere
Ivan Basso
Durata: 00:51:33
Andato in onda il: 30/07/2010
Sfide racconta Ivan Basso. Mentre il corridore varesino tiene alti i colori italiani al Tour de France, la puntata di Sfide, in onda venerdì 30 luglio alle 23,55 su Raitre, ripercorre il cammino del ciclista che ha riacceso la passione verso il ciclismo 6 anni dopo la scomparsa di Marco Pantani. Un cammino lungo e tortuoso, fatto di luci e ombre, cadute e risalite. Un cammino di espiazione, come lo chiama Basso, dalle vette conquistate delle montagne più impervie, al baratro del doping, fino ad arrivare alla rincorsa mozzafiato e al trionfo finale dell’ultimo Giro d’Italia. In una lunga esclusiva intervista, Basso parla di sé senza veli né censure. Completano il racconto le persone che lo hanno accompagnato da vicino, i familiari, i tecnici, gli avversari più agguerriti. E in fondo a questo lungo cammino Basso e noi con lui scopriamo una grande verità: tutti abbiamo diritto a una seconda opportunità
Storie di atleti contro corrente
Durata: 00:54:52
Andato in onda il: 23/07/2010
Essere controcorrente non è una cosa facile: ci vuole coraggio, determinazione, intelligenza e un sogno, un sogno da raggiungere ad ogni costo. Per gli atleti il sogno e’ vincere, per entrare nella storia. La puntata di SFIDE in onda venerdì 23 luglio alle 23,55 su Raitre, racconta di sportivi che hanno messo il sogno davanti a tutto, a volte l’hanno raggiunto, a volte no, ma per perseguirlo sono spesso andati contro corrente. Come Roger Milla, il grande calciatore Camerunense, che ha sconfitto il tempo, riuscendo a diventare protagonista di un mondiale (Italia ’90) alla “veneranda” età di 38 anni. Poi, attraverso un’intervista esclusiva la storia di Jurgen Sparwasser, il tedesco dell’Est che segnò un gol alla Germania Ovest durante i Mondiali del 1974, in piena guerra fredda e che divenne, suo malgrado, un eroe nazionale. Quest’anno, inoltre, Sfide racconterà le storie di uomini che spesso hanno vissuto all’ombra dei grandi atleti, ma che negli ultimi tempi, invece, si stanno ritagliando sempre più spazio: gli allenatori. Da Herrera a Mourinho, da Ballerini a Castagnetti. Proprio il ritratto di quest’ultimo aprirà una nuova rubrica: sarà la sua allieva prediletta, Federica Pellegrini, a raccontare la drammatica storia di un uomo che ha contribuito a renderla grande. Infine una storia che a molti evoca principalmente uno sguardo: lo sguardo di ghiaccio che Barbara Fusar Poli lanciò al suo compagno Maurizio Margaglio dopo la drammatica caduta alle olimpiadi di Torino 2006. La decisione di gareggiare ancora una volta per tentare di conquistare l’oro olimpico contro tutti e tutto, e il sogno che si frantuma a pochi istanti dalla fine di un’esibizione quasi perfetta
Gigi Riva
Durata: 00:54:07
Andato in onda il: 16/07/2010
Ci sono campioni senza tempo, che rimangono impressi nella mente di tutti, perché non sono soltanto abilissimi atleti, ma soprattutto sono grandi uomini. Gigi Riva è uno di questi. “Sfide”, nello speciale in onda venerdì 16 luglio alle 23.45 su Rai 3, ripercorrera’ la carriera di questo grande atleta, dal carattere schivo e riservato. Dall’infanzia difficile, segnata dalla perdita dei due genitori in tenera età, fino all’arrivo in Sardegna, dove troverà quella famiglia che il destino gli ha negato e costruirà col Cagliari le sue fortune di calciatore. Ma Riva è anche un eroe italiano: detiene ancora oggi il record dei 35 gol segnati con la Nazionale e i tifosi azzurri, anche grazie a lui, hanno vissuto una delle più emozionanti sfide che il calcio ricordi, quell’Italia-Germania 4 a 3 ai Mondiali del Messico 1970. Riva segna il terzo gol di quella memorabile partita. Ma non solo: “rombo di tuono” è anche uno dei trascinatori della Nazionale che vince il Campionato Europeo del 1968 (unica vittoria italiana nella storia della competizione). Ma e’ in Nazionale che Riva che si procura i due infortuni più gravi della sua vita. Si rialzerà sempre, con forza, tenacia e il suo proverbiale coraggio, che lo aiutera’ anche quando, nel 1973, dovrà scegliere se andare a vincere (e a guadagnare molti soldi) nella Juventus o restare fedele al suo Cagliari. Riva sceglierà Cagliari, una scelta fatta di solo cuore. A raccontare la sua straordinaria carriera saranno anche alcuni suoi compagni di squadra come Cera, Albertosi, Domenghini e Boninsegna, ma anche gli avversari come Morini o Burgnich
Riscatto azzurro
Durata: 01:56:23
Andato in onda il: 13/11/2009
Mentre la Nazionale italiana si è qualificata alla fase finale dei Mondiali di Calcio in Sudafrica, “Sfide” ripercorre gli ultimi trepidanti momenti che hanno portato al trionfo azzurro nei Mondiali del 2006.
Il paradiso esiste
Durata: 00:46:58
Andato in onda il: 11/09/2009
I calciatori ormai sono gli eroi indiscussi dello sport. Li vediamo belli, eroici, famosi. Sfide racconta 5 storie di calciatori che prima di raggiungere il paradiso, hanno attraversato l’inferno.
Elogio della follia
Durata: 00:55:30
Andato in onda il: 07/08/2009
Pochi lo sanno ma Graziano Rossi, il papà di Valentino, è stato un pilota di grande talento. Peccato che quella testa un pò matta non gli ha mai permesso di raggiungere i traguardi tagliati qualche anno più tardi dal figlio… Il calcio può vantare una lunga tradizione di ali: dal dribbling ubriacante e dal carattere esuberante, da George Best a Gigi Meroni. Gianfranco Zigoni rientra a pieno titolo in questa speciale categoria…
Zlatan Ibrahimovic
Durata: 00:54:35
Andato in onda il: 10/07/2009
La nuova stagione di Sfide inizia con una monografia su Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese racconta in un’intervista esclusiva la sua infanzia e le sue origini calcistiche. Il rapporto con i genitori, le prime partitelle al campetto sotto casa e i primi gol veri con il Balkan. Zlatan Ibrahimovic ha entusiasmato le due tifoserie più numerose d’Italia: quella bianconera e quella nerazzurra. Eppure nessuna delle due maglie è riuscita ad incantare il suo cuore. Ibrahimovic resta uno zingaro del pallone, nel cuore come nei piedi e i registi di Sfide per scoprire i suoi segreti sono andati fino in Svezia. Ibrahimovic ha avuto la strada come primo palco e gli amici del ghetto di Rosengard per maestri. A Malmoe nel ghetto di Rosengard c’è un campetto che ha preso il suo nome, lo Zlatan Court. Da qui siamo partiti per seguire le sue orme. Qui Ibrahimovic ha sperimentato i suoi primi trucchetti. In un quartiere pieno di immigrati ha lottato per emergere e seguire la sua vocazione. Riavvolgendo all’indietro la storia di Ibrahimovic c’è spazio anche per un periodo di crisi, un periodo che spinse Zlatan addirittura vicino al ritiro dal calcio. Sfide ha intervistato i compagni di squadra del Malmoe testimoni di quel periodo, e Johnny Gyllensjo, l’uomo che convinse Ibrahimovic a continuare nel calcio. Ma proprio in Italia Ibrahimovic ha trovato il maestro della maturità: Fabio Capello. In un’intervista l’ex allenatore bianconero spiega come ha trasformato un talento troppo egoista in un calciatore al servizio della squadra. Il suo compagno ai tempi della Juve Fabio Cannavaro ci racconta com’è averlo accanto in squadra. E infine il capitolo della consacrazione quello con l’Inter, dove Ibrahimovic porta la squadra nerazzurra alla conquista di tre scudetti consecutivi, tricolore che mancava da quasi 20 anni
Il coraggio e la libertà
Durata: 00:54:21
Andato in onda il: 03/07/2009
Oggi raccontiamo cinque storie dove il coraggio e la necessità di essere liberi diventano la luce che guida alcuni atleti a compiere imprese incredibili anche al di là dello sport. E’ il caso di sei atleti iraniani che hanno dimostrato al mondo intero il coraggio delle proprie idee, indossando dei braccialetti verdi, in segno di appoggio al movimento anti-governativo di Mir-Hossein Mousavi, durante la partita contro la Corea del Sud, valida per le qualificazioni mondiali. Hanno sfidato il potere e potrebbero avere gravi ripercussioni sulle loro vite. Ripercussioni vissute in prima persona dalla pallavolista cubana Tay Aguero, che fuggita da Cuba per poter giocare liberamente in Italia, non è potuta tornare in patria per assistere la madre in punto di morte. E’ anche il caso di Ragip e Halime Berhami che, con due figli piccoli, hanno trovato il coraggio di abbandonare un Kosovo minacciato dalle milizie serbe, per rifugiarsi in Svizzera. Uno dei loro figli è Valon Berhami, fortissimo giocatore che fino all’anno scorso militava nella Lazio. E ancora, il coraggio degli atleti della nazionale Irachena. Nonostante la guerra civile tra etnie curde, sciite e sunnite, nel 2007, hanno lottato e sconfitto avversari durissimi, laureandosi campioni d’Asia dimostrando alla loro gente il coraggio di sognare un Iraq libero e in pace. E’ il coraggio di essere eroi, anche senza fucili