Un rapimento alieno (in inglese il termine entrato nella terminologia ufologica contemporanea è abduction) è il rapimento di esseri umani da parte degli UFO, fenomeno reale secondo i sostenitori dell’ufologia. Migliaia di persone in tutto il mondo sono state rapite da esseri alieni e condotte a bordo di veicoli spaziali o in luoghi difficilmente accessibili, come basi militari sotterranee, dove affermano di avere subìto dolorosi esami di tipo medico.
Secondo i vari ricercatori questo tipo di rapimenti avrebbe scopo scientifico, ovvero degli esseri di presunta origine extraterrestre avrebbero utilizzato più volte delle cavie umane (o animali) per condurre degli esperimenti scientifici di natura non meglio precisata.
Il fenomeno, detto anche incontro ravvicinato del IV tipo secondo la classificazione Hynek, è stato descritto da chi sostiene di averlo vissuto come un’esperienza sovente invasiva e traumatica. Secondo alcune testimonianze dei “rapiti”, gli esseri di origine extraterrestre cancellerebbero apparentemente la memoria dell’evento nel soggetto “rapito” per un periodo di tempo spesso prolungato. La stessa memoria dell’evento potrebbe essere recuperata solo attraverso sedute di ipnosi regressiva e con la programmazione neuro linguistica. I “rapiti” descrivono spesso sale con dei lettini simili a quelli medici sui quali vengono analizzati. Alcuni “rapiti” riferiscono di avere delle sonde o impianti inseriti dagli alieni nel loro corpo, altri ancora di avere avuto rapporti esogamici con essi.
In questi ultimi casi, l’attività sessuale avvenuta fra umani e alieni è spiegata, dai “rapiti” come probabilmente volta a generare una razza mista, in parte umana e in parte aliena. Riguardo questo tipo di contatti, la classificazione parla piuttosto di incontro ravvicinato del V tipo.
Tra i casi più celebri vi è il presunto rapimento del taglialegna Travis Walton: dalla sua esperienza e dalle testimonianze raccolte è stato tratto anche il noto film di fantascienza Bagliori nel buio (Fire in the sky). Il 5 novembre 1975 sette taglialegna dell’Arizona (USA) tornando verso le loro case con il camion avrebbero visto una “strana” luce discoidale nel bosco. Uno di loro, Travis Walton, avvicinatosi, sarebbe stato colpito da un raggio di luce, mentre i suoi compagni fuggirono via dalla paura. Walton riapparve solo dopo cinque giorni, in stato confusionale, raccontando di essersi svegliato all’interno di una strana cella metallica disteso su un tavolo operatorio, e attorno a tre esseri alti circa un metro; avrebbe cercato di scappare, ma sarebbe stato afferrato da “strani esseri” più alti, che dopo avergli sistemato una maschera sul viso, lo avrebbero riaddormentato. Avrebbe sentito gli esseri dire che non volevano fargli del male, solo studiare “gli strani esseri del pianeta”, in perfetta lingua inglese.
Un altro caso ecclatante è il caso dei coniugi Hill che sarebbero stati rapiti mentre tornavano da un viaggio in Canada la notte fra il 19 e il 20 settembre 1961.
Di seguito un reportage realizzato da Voyager su una testimone che ha vissuto in prima persona questi rapimenti. Buona visione
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