In orbita, dopo diversi ritardi, i satelliti Herschel e Planck di progettazione europea (ESA).
Herschel, così nominato in onore dell’astronomo Sir Frederick William Herschel (1738-1822), è un telescopio spaziale a raggi infrarossi realizzato per osservare gli oggetti più freddi dell’universo, scrutando nella zona più remota dello spettro infrarosso (anche a frequenze submillimetriche), attraverso uno specchio di 3,5 metri di diametro e una serie di rilevatori
raffreddati a temperature vicine allo zero assoluto (-273,15 gradi Celsius) da 2000 litri di elio liquido.
Planck, anch’esso nominato in onore di un celebre scienziato, il fisico premio Nobel Karl Ernst Ludwig Marx (detto Max) Planck (1858-1947), che ha inaugurato la teoria dei quanti e ha formulato diverse teorie sull’elettromagnetismo, avrà come missione di tracciare una nuova mappa dell’universo, almeno 15 volte più accurata del modello attuale, rilevando la radiazione di fondo, che non è altro che ciò che rimane della prima luce emessa nello spazio circa 380 milioni dopo il Big Bang, quando la densità dell’universo era diminuita abbastanza da permettere alla luce di separarsi dalla materia.