Il geologo e archeologo Angelo Pitone ne 1990 ha rinvenuto in Sierra Leone un particolare tipo di pietra azzurra, chiamata Skystone, pietra azzurra che egli ha poi portato ad analizzare presso diversi laboratori nel mondo. Gli esami effettuati ai laboratori dell’università di Ginevra, della Sapienza di Roma, di Utrecht, di Tokyo e di Freiberg affermano tutti la stessa cosa, cioè che la pietra azzurra ”non esiste” perché non è neanche simile a qualsiasi tipo di roccia conosciuta in natura. Di conseguenza deve trattarsi di una pietra artificiale. Poiché tale pietra è di colore azzurro con sottili venature bianche, essa è stata chiamata “Skystone”, cioè pietra del cielo.
La sua composizione è risultata essere oltre il 77% di ossigeno, e il rimanente per la gran parte essere carbonio, silicio, calcio, sodio. La composizione della Skystone la rende simile a quella di una specie di cemento o di stucco, e sembra che sia stata colorata artificialmente.
Gli indigeni del luogo della scoperta già conoscevano tale pietra, poiché a volta essa saltava fuori quando scavavano buche nel terreno. E a volte tale pietra circolava anche fuori dalla Sierra Leone, dato che la stessa pietra fu rinvenuta anni prima in un mercato del Marocco, fu chiamata “Kryptonite” e fu analizzata a Londra ottenendo gli stessi risultati, finendo però per essere dimenticata come avviene per tutti i reperti archeologici che non trovano spiegazione.
Un ulteriore mistero è che questa pietra risulta trovarsi sempre in strati del terreno risalenti ad almeno circa dodicimila anni fa, cosa abbastanza strana visto che la Skystone è certamente stata prodotta da una civiltà molto evoluta ma ufficialmente non esistevano civiltà evolute in quelle epoche.