MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Caduto il comunismo, finalmente si puo’ parlare di Ufo. Con un senso di liberazione lo annuncia Mikhail Zakharchuk, direttore del Bollettino di informazioni del ministero della Difesa: <Non abbiamo mai scritto sul serio di questo argomento perche’ avevamo un tabu’ rigorosissimo, censura e organi politici erano attenti a prevenire “scemenze” che potessero offuscare con ” sensazioni da quattro soldi” la mente dei lavoratori sovietici>. Meno di due anni fa fu Dmitri Yazov in persona, maresciallo dell’Urss, ministro della Difesa, poi golpista, a impedire la partecipazione dei militari a una trasmissione tv: <Da noi non c’e’ e non possono esserci Ufo>. Ora invece il bollettino mensile interno del ministero della Difesa, pubblicato con il consenso del colonnello generale Vladimir Prudnikov, comandante della difesa contraerea, rivela anni di registrazioni mantenute segrete, molto spesso dagli stessi piloti di aerei militari per timore di passare per visionari. Il colonnello Tomin, per esempio, spiega bene questo stato d’animo: <Incontri misteriosi sono successi non raramente ai piloti, soprattutto nelle regioni del Nord. Ma ne parlavano malvolentieri per paura di essere accusati di umori mistico-religiosi e quindi sospesi dal lavoro>. Ora, dice Marina Popovich, pilota collaudatore: <Non si puo’ piu’ far finta di non notare l’esistenza degli Ufo, come facevamo prima>. In realta’, <prima>, con la tipica doppiezza del regime, se da un lato veniva condannata la propagazione di notizie relative agli Ufo, dall’altro lato i misteriosi oggetti volanti erano oggetto di una disposizione molto rigorosa del comando della difesa contrarea: era assolutamente vietato far fuoco contro gli Ufo. La disposizione, secondo quanto rivela il bollettino pubblicato in questi giorni, era stata presa in seguito ad un incidente verificatosi in Vietnam, una notte dell’estate 1965. Quel giorno su Hanoi (dove la difesa contraerea era affidata a nove brigate missilistiche interamente composte da militari sovietici) apparve un oggetto volante a forma di disco. Via radio gli fu dato l’ordine di atterrare; ma non segui’ alcuna risposta. Contro il disco vennero allora sparati alcuni razzi. La risposta questa volta ci fu: un <raggio>, tipo laser, che rese inservibili tutte le postazioni contraeree. Dell’incidente esiste anche una versione piu’ drammatica, rivelata nei giorni scorsi dall’ex ufficiale sovietico Mark Steimberg ora residente negli Stati Uniti al settimanale di New York <Novoe russkoe slovo>, secondo il quale il <raggio> partito dal misterioso disco di Hanoi fece anche 200 vittime. Ma il colonnello Zakharchuk, interpellato da <La Stampa> , ha dichiarato di non poter confermare la notizia. D’altra parte il bollettino del ministero della Difesa non mostra l’intenzione di rivelare l’esistenza di <extraterrestri>, ne’ di forze sovrannaturali, ma soltanto quella di documentare come e quanto il problema Ufo abbia turbato la vita della contraerea. Il colonello Dokuchaev scrive infatti: <Non possiamo certo affermare che forze extraterrestri abbiano distrutto nostri missili e bloccato apparecchi elettronici. Tuttavia i casi di distruzione ci sono stati> . E’ lo stesso Dokuchaev che racconta in un articolo dubbi, equivoci, sospetti: molti oggetti volatili classificati come <Ufo> si sono poi rivelati palloni sonde. E anche l’aereo-spia americano U2, abbattuto il primo maggio 1960, <in un primo tempo era stato considerato un Ufo>. Ma i fatti misteriosi ci sono, eccome. Ancora il colonnello Tomin racconta di un atterraggio miracoloso compiuto in una notte di nebbia da un cargo militare con un carico di 60 tonnellate in un aeroporto privo di luci perche’ le batterie erano in avaria. I piloti raccontarono di essere stati guidati sulla pista da un proiettore che li seguiva da dietro. Furono ricoverati nel centro di <ricreazione> di Riazan e liberati solo dopo mesi di accertamenti psichiatrici. <Dobbiamo credere ai piloti>, scrive il sottocolonnello Dolghishev: <Quelli dell’Aeroflot, per esempio, hanno l’ordine scritto di far rapporto su incontri con Ufo. Noi sappiamo che molti hanno avuto esperienze del genere, ma pochi lo hanno confessato per paura di essere ricoverati o di trovare poi ostacoli nella carriera>. Ancora Marina Popovich racconta che nell’85 un aereo dell’Aeroflot venne seguito a lungo da un Ufo che cambiava colore, forma, velocita’: <A un certo punto la cabina dei piloti fu colpita da un raggio luminosissimo. L’aereo atterro’ poi regolarmente, ma un mese dopo i piloti si ammalarono. Io stessa telefonai al ministro della Sanita’ Chazov per farli ricoverare nella clinica Botkin. Ma per il comandante dell’aereo fu inutile: gli si sbriciolavano le ossa e i medici non riuscirono a salvarlo. Il secondo pilota divento’ invalido>. Pero’ l’unico rendez-vous annunciato con extraterrestri e’ fallito. Il bollettino rivela infatti che venne preso molto sul serio un messaggio giunto, attraverso due medium, il 15 marzo 1991 all’allora presidente dell’Urss, Mikhail Gorbaciov, che parlava di un possibile atterraggio nei pressi del cosmodromo di Baikonur, il 28 giugno, alleore 1,10 di Mosca, 320 chilometri a Nord- Est di Tashkent. Ricorda il colonnello Ivan Nazarenko: <Siamo andati senza armi con elicotteri, cineprese, macchine fotografiche. Ma non arrivo’ nessuno> .
Fonte: laStampa.it
Di seguito lo spezzone video tratto dal documentario “i padroni del mondo”