Rocky
La storia comincia il 25 novembre 1975. Al “Cambria Fight Club” di Philadelphia si sta disputando un cruento incontro di pugilato fra Rocky Balboa e Spider Rico.
Molti hanno scommesso per la vittoria di Rocky, molti altri per quella di Rico.
Quest’ultimo appare più convinto dell’avversario e lo mette sottotorchio, ma al 2° round Spider commette una grave scorrettezza: da una testata all’avversario che reagisce d’impeto e si scaglia contro di lui mosso più dal dolore e dalla rabbia che dalla lucidità.
Con pochi ma devastanti colpi di sinistro mette K.O. l’avversario e ciò gli permette di aggiudicarsi l’incontro rimediando un bernoccolo in testa e circa 42 dollari per la vittoria che gli servono per tirare a campare.
Ma quando torna alla palestra dove si è allenato negli ultimi 6 anni scopre che il proprietario della stessa, Mickey Goldmill, lo ha cacciato sequestrandogli l’armadietto perché non vuole più allenarlo a causa della sua scarsa applicazione.
Giunti al 14° round Apollo colpisce fino a metterlo al tappeto; crede di aver vinto e alza le mani al cielo, ma caparbiamente Rocky si rialza di nuovo, ormai con gli occhi chiusi e il naso rotto per i colpi presi e ancora stoicamente incita Apollo a venire avanti. Il pubblico è estasiato dalla determinazione dello sfidante che ha resistito al massacro per oltre mezz’ora e che ha ancora la forza di combattere.
Finito il 14° round, Rocky non ci vede più, ma si fa liberare l’occhio destro malandato per continuare a combattere; anche Apollo è ridotto male, soprattutto ha subito un trauma al fianco destro, ma non ha intenzione di mollare, come dice sofferente a trainer Duke. Inizia l’ultimo round: Creed è stremato ma attacca ancora. Rocky raccoglie le energie, incassa alla fine attacca Creed con tutte le sue forze.
Rocky 3
Il campione del mondo Rocky Balboa è all’apice della sua carriera. Dopo aver conquistato lo storico titolo mondiale contro Apollo Creed alla fine del precedente capitolo, lo “Stallone Italiano” non ha più rivali e nel corso di cinque anni ha già difeso il titolo per ben dieci volte.
Diventato famoso ed amato dal pubblico, accetta anche, per beneficenza, di combattere in uno show di wrestling contro un lottatore chiamato “Thunderslips” (“Labbra Tonanti”) (Hulk Hogan).
Alla fine di quest’ultima fatica decide ormai di chiudere la propria carriera per dedicarsi alla moglie Adrian e al figlio Rocky Junior.
Ma il suo desiderio non verrà esaudito…
Infatti, proprio in occasione dell’annuncio del suo ritiro, coinciso con l’inaugurazione di una statua in suo onore, si vede apparire fra la folla un emergente pugile afro-americano, Clubber Lang (al secolo Lawrence Tureaud, famoso per la serie televisiva A-Team), che negli ultimi tempi non ha fatto altro che provocarlo e sfidarlo dalla televisione per il titolo.