La mappa del creatore (detta anche pietra di Daška) è una lastra di pietra su cui sarebbe incisa, secondo il ricercatore russo Aleksandr Čuvyrov, una mappa della regione degli Urali come appariva 120 milioni di anni fa. L’unica fonte relativa a tale scoperta è un articolo che comparso sul giornale russo Pravda nel 2002. Nessun resoconto scientifico è mai stato pubblicato, e lo stesso Čuvyrov dichiarò in seguito di non avere mai autorizzato la pubblicazione dell’articolo della Pravda.
L’articolo della Pravda ebbe una enorme eco internazionale, e secondo questa fonte, l’equipe del professor Aleksandr Čuvyrov, dell’Università della Repubblica Russa di Baškiria, impegnata a studiare la migrazione cinese in Siberia avrebbe scoperto nel 1999 una pietra su cui era raffigurata la carta della Siberia in tre dimensioni.
Questa pietra, di 1,48 m di altezza per 1,06 m di larghezza, peserebbe circa una tonnellata e sarebbe costituita di tre strati. Secondo l’articolo, la pietra sarebbe di origine artificiale, forse lavorata con attrezzi di alta precisione e rappresenterebbe in modo dettagliato la regione della Bashkiria di 120 milioni di anni fa con sistemi di irrigazione molto sviluppati (da cui si ricaverebbe che l’attuale fiume Belaja sarebbe di origine artificiale).
Nell’articolo della Pravda si affermava che alcuni elementi della pietra di Dashka erano stati studiati dal Centro di Cartografia Storica del Wisconsin e che secondo questo istituto solo dei rilievi aerei avrebbero potuto permettere la stesura della mappa. Tuttavia, non esiste nel Wisconsin nessun “Centro di Cartografia Storica”. L’unico istituto di cartografia esistente in Wisconsin è il “The History of Cartography Project”. Inoltre, questo istituto ha recentemente affermato di non aver mai visionato la pietra di Daska.