Film del 1957 che affronta il tema della paura della morte
In una Danimarca dove imperversano peste e disperazione – vengono nominate Roskilde ed Elsinore – torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte.
Durante la partita, Antonius ed il suo scudiero Jons, attraversando la Danimarca, incontrano molte persone, le quali, prese dalla paura della morte, si sottopongono a violente pratiche per l’espiazione dei propri peccati, ed altri che inseguono gli ultimi piaceri prima della fine.
Durante il viaggio, l’incontro con una famiglia di saltimbanchi, che sembrano non accorgersi della tragedia che li circonda, uniti solo dall’amore reciproco e da un sincero rispetto, aiuterà Antonius a ritrovare la fede e l’unione con Dio.
Più che il tema della dipartita, questo film ci pone di fronte ad un interrogativo più grande, e cioè il rapporto tra l’uomo e l’onnipotente, di fronte alla caducità della vita, attraverso un percorso che porta il protagonista a confrontarsi con la paura e la disperazione degli uomini di fronte alla morte, un timore che è anche sinonimo della mancanza di fede.