DIECI ANNI spaccati. Era infatti il 29 agosto del 2003 quando Niklas Zennström e Janus Friis hanno tirato fuori dal cilindro il software che è diventato un vero e proprio pezzo di vita per più di ...
Un film polimerico in grado di muoversi, accartocciandosi e distendendosi ripetutamente, e di generare elettricità sfruttando il vapore acqueo presente nell'ambiente è stato realizzato da un grupp...
MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Caduto il comunismo, finalmente si puo' parlare di Ufo. Con un senso di liberazione lo annuncia Mikhail Zakharchuk, direttore del Bollettino di informazioni del minis...
Anche i russi possono sbagliare. E' accaduto con il cargo Progress lanciato il 24 agosto con a bordo i rifornimenti per l'equipaggio della Stazione Spaziale. Il malfunzionamento del razzo di lancio...
Un secondo avvistamento si è verificato a San Pietroburgo, in Russia questa settimana. Il primo avvistamento si è verificato il 9 aprile 2012 ed è stato registrato in video da più testimoni provenie...
Il nostro cervello è in grado di svolgere compiti linguistici complessi anche durante il sonno. Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori del Laboratorio di scienze cognitive del CNRS francese, a ...
Un reperto molto interessante è stato ritrovato al di sopra della zona del circolo artico, precisamente nell'isola di Axel Heiberg nell'artico canadese. Il reperto, scovato fra le vecchie collezioni di fossili dell'isola, sembra essere un dito fossile umano, molto simile ad altre dita fossili del periodo cretaceo in Texas trovate dal Dr. Carl Baugh. La particolarità di questo ritrovamento è che il dito fossile è stato trovato in un era geologica, quella cretacea, in cui i dinosauri stavano da poco scomparendo. L'età del fossile, che è conosciuto col nome "DM93-083", ha infatti un'età ci circa 100-110 milioni di anni dove per la scienza l'essere più evoluto erano i rettili.
Dopo un'analisi attenta ai raggi-x si è scoperto che il fossile presenta all'interno una zona più scura, che essendo meno densa delle parti esterne tende a far passare i raggi-x e scurendo così l'immagine. Tale parte interna più scura da una conferma all'interpretazione di un osso e midollo fossilizzati e una parte molle più esterna, confermando l'ipotesi si possa trattare di un dito umano.
Un altro dito fossile simile è stato trovato da un proprietario terriero durante dei lavori di costruzione di una strada, precisamente in un filone calcareo della Walnut cretaceus formation del Commanche Peak. Il reperto, anch'esso trovato in uno strato di roccia del cretaceo, risulta essere ben conservato indicando una sepoltura dell'essere a cui apparteneva quasi subitanea dopo la morte.