Sabbia e caldo. Sono le immagini e le sensazioni che ci vengono in mente quando pensiamo al deserto del Sahara. Eppure un tempo quella regione era ricca di acqua e vegetazione. Come è stato possibi...
Di progetti per costruire una colonia nello spazio ce ne sono diversi ma uno dei più interessanti e attuabili in un vicino futuro è senza dubbio il progetto di O'Neill. O'Neill era uno scienziat...
Eventi drammatici in materia di UFO e alieni hanno avuto luogo in Russia nel corso degli ultimi mesi. Eventi UFO in Russia hanno cominciato seriamente a salire dalla fine dello scorso anno, quando i...
La magia astrale sfrutta i corpi sottili dell'uomo con diverse finalità, ...
Immunoterapia efficace contro i tumori, mini-organi artificiali e nuove tecniche di imaging per studiare il cervello, celle fotovoltaiche a basso costo e nuove prove del collegamento tra supernove e ...
Il 7 Marzo 2013 un pilota della città di Sant Antonio in Texas è rimasto sbalordito della foto mostratagli da uno dei suoi passeggeri che aveva scattato proprio durante l'atterraggio. La foto mostra...
Un massimo sotto tono
Per il Sole è il momento di tornare al massimo della sua attività. Brillamenti e tempeste solari stanno aumentando di intensità ma chi si aspetta qualcosa di clamoroso resterà deluso. Anzi, il nuovo massimo potrebbe risultare sotto la media. E pensare che pochi anni fa alcune previsioni preannunciavano una supertempesta solare per la fine del 2012. Previsioni non attendibili perché al momento non abbiamo sviluppato un modello affidabile che ci permetta di calcolare l’intensità dei cicli solari nel lungo periodo. A funzionare bene sono invece i modelli per le previsioni a breve termine. Per questo solo ora possiamo dire cosa accadrà da qui ad un anno. Il nuovo massimo solare ci sarà ma verso febbraio del 2013 e si preannuncia deludente, forse il meno intenso degli ultimi 80 anni.
Il disco insolito
Intorno a una stella, a circa 700 anni luce da noi, c’è un disco di gas e polveri. È un disco protoplanetario, rappresenta cioè la fase precedente a quella che porterà alla formazione di nuovi pianeti. Un caso interessante, ma apparentemente solo uno dei tanti già individuati. Tuttavia, dallo studio di questa sorta di grande ciambella è emerso qualcosa di insolito in merito a uno dei suoi ingredienti. Il monossido di carbonio che normalmente si trova distribuito in maniera uniforme, in questo caso si trova concentrato in anello sottile all’interno del disco stesso. In precedenza non era mai stato osservato nulla del genere: questo caso solleva parecchi interrogativi. Questa distribuzione tanto insolita potrebbe essere legata al forte campo magnetico della stella che in qualche modo intrappola il monossido di carbonio. Forse è un caso unico o forse è soltanto raro: in ogni caso apre un nuovo panorama sullo studio dei meccanismi che portano alla formazione dei pianeti.
Le dune di Titano
A prima vista sembrano le dune sabbiose di uno dei nostri deserti. Invece, le immagini riprese dalla sonda Cassini, mostrano dettagli della più grande fra le lune di Saturno. Il 13% della superficie di Titano è infatti coperta da dune. Circa 10 milioni di chilometri quadrati di paesaggio che gli amanti della fantascienza possono immaginare simili a quelli visti sul pianeta Arrakis, del film Dune. Ma le somiglianze con i panorami che conosciamo, terrestri o fantascientifici, si limitano all’aspetto. Le dune di Titano sono extralarge rispetto ai nostri standard: lunghe centinaia di chilometri, possono raggiungere i 100 metri di altezza. E la composizione della loro sabbia è diversa da quella che tipicamente si trova sulla Terra: niente silicati ma idrocarburi solidi. Quindi le apparenze ingannano, le differenze sono sostanziali, ma fa comunque un certo effetto vedere le dune di un altro mondo.
Dei strani oggetti, ritrovati in Cina, ci raccontano di un antica visita aliena di circa 12000 anni fa.Leggetevi questo sconvolgente articolo