Nono grado di magnitudine: è il livello raggiunto dal terremoto che ha colpito la parte est del Giappone. Per gli esperti la scossa, la quinta più potente dal 1900, ha causato un piccolo spostament...
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Una delle certezze dei fisici è la velocità della luce nel vuoto, pari a quasi 300.000 chilometri al secondo. Deve essere stata una grande soddisfazione, quindi, quella provata da un gruppo di ric...
Ancora la Luna non cessa di stupirci con i suoi misteri. Su Google Moon ci sono infatti delle immagini di un essere a forma umanoide che sembra aver percorso, tra una foto e l'altra, circa 600 km. I...
L'autenticità dei ritrovamenti di Julsrud fu messa in discussione in quanto l'enorme collezione includeva dei dinosauri; la maggior parte degli archeologi ritiene che i dinosauri siano estinti da 65 m...
Gli alieni paiono essere apparsi anche in Vietnam, e precisamente sull'isola di Phu Quoc, dove è stato filmato un oggetto volante non identificato che è esploso in volo sorvolando l'isola. Second...
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Una macchia misteriosa brilla nel sud dell’atmosfera di Venere, perennemente nascosta da una coltre di fitta di nubi che impediscono di vedere la superficie. L’ha scoperta la sonda dell’Esa Venus Express ed è stata avvistata anche dall’astrofilo Frank Melillo di Holtsville (New York). Da che cosa sia originata nessuno riesce a capirlo. Gli astronomi propongono alcune spiegazioni, ma si tratta di ipotesi che per il momento non trovano particolare supporto: tutte possono essere valide, oppure no. Intanto bisogna dire che è particolarmente evidente scrutando il pianeta nella luce ultravioletta.
La prima ipotesi è che sia conseguenza di una potente eruzione vulcanica. La superficie è ricoperta per il 90 per cento dal flusso basaltico della lava ma pur avendo espresso a varie riprese l’ipotesi che ci siano vulcani attivi nessuno ha mai finora trovato la prova. Se questa volta è la causa della macchia l’eruzione deve essere stata particolarmente potente per creare appunto una macchia a 65-70 chilometri di altezza dal suolo.
Una seconda ipotesi è che sia frutto di un’interazione con un flusso di particelle cariche provenienti dal Sole. La terza spiegazione possibile è che sia la conseguenza di un rimescolamento dell’atmosfera in quel punto capace di concentrare materiali luminosi. Per la verità Venere periodicamente mostra qualche macchia misteriosa, inspiegabile. L’ultima è stata avvistata nel gennaio 2007. Si spera molto naturalmente negli strumenti di Venus Express per risolvere finalmente l’enigma. La cosa non sarà facile perché il pianeta vicino è una somma di misteri a partire dal fatto non spiegato che vede la sua atmosfera viaggiare 60 volte più veloce della rotazione del pianeta stesso. Altrettanto da decifrare rimane il doppio vortice sempre nel polo sud.
Tratta dal corriere della sera
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